Ti ho
scritto una lettera
Sentivo il bisogno di parlarti,
di ricevere giuste risposte che solo tu potevi darmi e vista la lontananza
eccomi qui a scriverti una lettera che non so neanche se leggerai o se mai ti arriverà …
Come diceva mia nonna
“purtroppo non ho fatto le scuole
alte” (università) quindi
spero mi perdonerai per quanto il
mio italiano e la mia grammatica siano così povere; come lo è in questo momento
il mio cuore … Povero, ho voglia di scriverlo
un’altra volta “povero”… Perché è così che siamo noi esseri umani, poveri
nell’anima, poveri nel cuore, poveri nei sentimenti e poveri nel trovare
motivazioni giuste per poter vivere.
Ogni giorno ci lamentiamo di
quanto sia lontana e irraggiungibile la felicità, ma probabilmente nel nostro inconscio
cerchiamo un motivo per poter essere tristi …
In realtà un po’ lo si ama il dolore, poter piangere e gridare “Dio
aiutami ti prego!!!” e sperare in uno spiraglio di luce … Amiamo la solitudine
ma la combattiamo perché essere soli ci porta ad una continua ricerca della
vita, degli affetti che non diamo ma vorremmo ricevere, del Dio che non preghiamo ma che vorremmo
accanto in ogni istante …
Questa volta però è diversa la
mia solitudine, è passata la voglia di continuare questo gioco, sento il
bisogno irrefrenabile di star sola, non
amo più ricercare gli affetti, non voglio più rincorrere questa vita, ho solo
il desiderio di star sola. La gente intorno a me parla, parla, parla ed io
fingo di sentirli sorridendo, ma in realtà non capisco nulla di ciò che dicono
… Ho solo voglia di pensare a quanto mi sento
priva di impulsi … Non ho aspettative né tanto meno le ricerco, sto bene
così … Mi sono affezionata a questo
stato di tristezza.
Mi sento un eremita … Eppure vivo
in una grande città, in apparenza ho tanti amici, sorrido, esco, lavoro … Si,
lavoro … Faccio la guardia giurata da 5 anni in ospedale e questo porta a
conoscere tante persone che il giorno dopo
probabilmente con l’aiuto dell’infermiere andrai a poggiare in quella
famosa “pietra di marmo” … E’ davvero
buffa la vita, quante anime vedi passare, quanta sofferenza leggi negl’occhi di
chi sta per andare a fare una chemio e magari, nel corso di questo supplizio ha
trovato tante motivazioni, quindi tanta
voglia di vivere … al contrario, molte
persone come me hanno deciso di guardare questo mondo senza colori, solo in
bianco e nero e l’unica voglia che
abbiamo è quella di conoscere colui che ci ha creati per poter sentire le
risposte alle domande che ci affliggono da tempo. Ti sembrerò pazza, ma io sto
vivendo per una sola domanda, alla quale non riceverò risposta in breve tempo, a meno che decidessi
di fare quello che io definisco “ il salto di qualità …”
Immagino che mi risponderai che
sono pazza, che non ne vale la pena o che forse sto sbagliando tutto e ho
interpretato male la mia esistenza, ma sai benissimo che sono testarda e
continuerò a rimanere ferma sui miei pensieri, sulle mie convinzioni.
Sono una donna che cammina ad
occhi chiusi, perché non vuole vedere il malessere intorno a se … Vivo in un mondo di sofferenza, io stessa
sono l’immagine della sofferenza; ogni mattina, quando mi sveglio, vado
d’innanzi allo specchio e vedo quelle che a mio parere non sono rughe ma segni provocati
dalla disperazione di questa mia anima … La screpolatura delle mani sono i
graffi lasciati dalla stessa che cerca di uscire andarsene via da questo corpo
che non apprezza più … In questi ultimi tempi non sto andando a lavoro, sono
dimagrita, non sento più il bisogno di
mangiare, il mio fisico si muove con
difficoltà … Rimango ore ed ore a guardare questa mia parabellum
7/65 … Mi chiama … Ma è il coraggio
quello che manca o forse attendo solo il momento giusto …
Sentivo questo estremo bisogno di
scriverti una lettera Dio … ma, non ce l’ho fatta ad attendere che tu la ricevessi
e/o mi rispondessi … Ed eccomi qui,
d’innanzi a te, con gli occhi gonfi di
rugiada ed un sorriso finalmente tornato sincero, mi sento leggera, son
diventata un immagine riflessa nell’acqua, le mani tremano e stringono questa
lettera che son venuta a porgerti di
persona, ma non solo … Son qui anche per chiedere perdono per non aver vissuto
forse come tu avresti voluto quella mia vecchia e ormai lontana vita.
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