Miraggi
La
vita sarebbe tornata a cadere
morbida
come briciole d’acqua
tra
parole di silenzio
preziosa
come
l’ultimo
germoglio di un salice splendente,
come
un giorno senza inverni
sulla
tavola di chi non ha più fiori, né aria
Sapeva
già di terra
quella
piccola foglia di cielo che univa il fiato
ai
sandali
Sapeva
già di bianco
quella
mano che ti stringeva al glicine più
alto
doppiamente
stretta
alle
caviglie zingare
di
un autunno senza patria né bandiera
Un
accenno di cielo bagnato d’amore
dove
tutto mi manca
Dove
tutto si perde
tra
colori di tenerezza senza tempo,
sbiaditi
per eccesso d’assenza
e
radici
La
vita è un sasso nello stagno,
e
piove dal suolo
miraggio
dopo miraggio
per
diventare storia.
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