Dedicata a Miriam Sermoneta

DEDICATA A MIRIAM SERMONETA

Adesso stai lassù in paradiso,
non sei più sola, hai gli angeli vicino !
Eppure vedo ancora il tuo sorriso
in quelle foto ! Segno che il destino
aveva letto la tua sofferenza
negli occhi e, soprattutto, nel tuo cuore,

laddove, troppo spesso, in precedenza,
i tuoi colleghi od un tuo superiore
non son riusciti a scorgere un segnale,
un cenno che svelasse le tue crisi,
a la tua morte son rimasti male,
pei tuoi disagi … poco condivisi !
Parlarne oggi, dopo tanti mesi,
non trova una risposta affermativa,
ci son troppi perché che son sospesi,
la verità … è andata alla deriva !
Quegli occhi tuoi, veramente belli
riuscivano a nasconder la tristezza,
in quel bel viso, oppresso dai capelli
copiosi, da alterare anche l’altezza.
… Ma tutte quelle ore in piena notte,
col pane posto sulla scrivania,
le prestazioni intere e mai ridotte,
… soltanto lavorare … e così sia !
Natale, Ferragosto o Capodanno,
tu lavoravi senza far mai festa,
neppure il giorno del tuo compleanno
potevi uscire dietro tua richiesta !
… E tutto questo ha inciso sul verdetto,
hai preso la pistola d’ordinanza,
col dito hai premuto sul grilletto …,
mettendo fine ad ogni sudditanza !
Nessuno s’era accorto mai di niente,
ognuno soggiogato all’egoismo,
guardava i suoi interessi solamente,
non c’era amore vòlto all’altruismo.
Soltanto l’occhio vigile e severo
del rigido destino ha rilevato
quel tuo patimento giornaliero
e il peso della vita ti ha alleviato !
Peccato Mimmy (il tuo diminutivo !),
a quarant’anni non si può morire,
lorquando senti il cuore ancora vivo,
seppure ti faceva assai soffrire !

Davanti avevi ancora la tua vita,
i sogni e le speranze dentro al cuore,
… nel mezzo del cammin … della salita,
si spera sempre … di trovar l’amore !!!

Sergio Garbellini